GRAN TOUR DELLA SICILIA
Alla ricerca dell'armonia:
viaggio con
Wolfgang Goethe
La notte del 3 settembre 1786 Johann Wolfgang von Goethe partì dal Granducato di Weimar per l’Italia, dove si trattenne per circa un anno e mezzo. Attraversato il Brennero raggiunse molte città italiane, fino a Napoli dove il 29 marzo 1787 si imbarcò per la Sicilia.
L’isola, con i suoi paesaggi e monumenti, miracolosamente conservati e amalgamati nel contesto di una natura atemporale, conquistò fin da subito il pensatore tedesco e proprio qui il suo sguardo e la sua mente riuscirono ad entrare in contatto profondo con il linguaggio dell’antichità tanto da consentigli di procedere verso l’incontro con le forme che più incarnano l’idea della bellezza, dell’armonia e della proporzione, penetrando nell’essenza stessa di quello che sarà la corrente letteraria e filosofica del “classicismo”.
“L’Italia, senza la Sicilia,
non lascia nello spirito immagine alcuna.
È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. […]
La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa,
la cedevole scambievolezza delle tinte,
l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra […]
chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”.
Wolfgang Goethe
La rinascita
di Goethe
Con la sua storia millenaria, la ricchezza del suo patrimonio artistico e ambientale, la moltitudine di uomini di scienza e di pensiero, l’Italia divenne mèta di viaggi, di periodi di soggiorno e studio, di ricerca e di riscoperta di antiche culture, di saperi ancestrali e di rinnovate conoscenze. Anche il viaggio di Goethe fu soprattutto questo. Sentì la necessità di una rinascita personale e l’Italia era sempre stata il suo sogno, l’Italia della Magna Grecia e dei Romani. Aveva bisogno di immergersi in quell’ambiente classico per far emergere e trovare quell’universalità che avrebbe poi caratterizzato la sua letteratura, la sua arte e il suo pensiero.
Il viaggio doveva durare alcuni mesi… furono quasi due anni! La ricerca dell’antichità greco-romana lo portò dapprima a Verona, dove vide per la prima volta l’Arena, quindi a Venezia, a Firenze, a Roma e a Napoli. Ma mano che percorreva la penisola italica cominciò a sentirsi “come a casa” e il viaggio gradualmente si trasformò in una permanenza e, fatto curioso, crebbe in lui anche l’interesse per la vita quotidiana e sociale del Paese. Ma fu in Sicilia dove avvenne la sua piena trasformazione, su quell’isola affascinante al centro del Mediterraneo trovò “la chiave di tutto, perché senza vedere la Sicilia non si può capire l’Italia”. Goethe visitò la Sicilia con spirito classicista e naturalista, lo colpì profondamente l’arrivo e l’accoglienza a Palermo, rimase estasiato dal Tempio di Segesta e dalla Valle dei Templi di Agrigento, fu ammaliato dalla natura, dal paesaggio, dalla flora, dalle rocce e dai minerali dell’Isola.
La traversata dell’isola iniziò il 2 aprile del 1787 con l’arrivo a Palermo e si concluse il 15 maggio a Messina: 15 tappe tra i luoghi più rappresentativi dell’epoca dal punto di vista del patrimonio culturale della Sicilia. Rimase impressionato dal Monte Pellegrino a Palermo che definì “il più bel promontorio del mondo”, visitò Villa Palagonia a Bagheria con le sue sculture di figure mostruose. Il giorno dopo visitò Monreale con il Monastero di S. Martino. Proseguì verso Alcamo per visitare la vicina Segesta con il Tempio, poi continuò verso Castelvetrano con le rovine e i paesaggi di Selinunte. Il tour proseguì tra le campagne di Sciacca fino ad arrivare ad Girgenti (antico nome di Agrigento) con la visita del centro storico e le meraviglie dell’antica Akragas della Valle dei Templi. Quindi si diresse verso Caltanissetta, per visitare Castrogiovanni (l’odierna Enna), di qui a Catania con la visita sull’Etna e dei faraglioni di Aci Trezza. Infine, Taormina di cui Goethe rimase ammaliato per il panorama ammirato dal Teatro Antico che definì “il più grande capolavoro dell’arte e della natura”. Prima della ripartenza verso Napoli il viaggiatore tedesco si fermò a Messina visitando la città distrutta da uno dei tanti violenti terremoti.
Programma
In fase di definizione e di coordinamento con la logistica alberghiera
Le tappe potrebbero essere soggette a ulteriori variazioni e modifiche
Sabato 20 settembre 2025
Ritrovo di partenza a PALERMO
In giornata arrivo a PALERMO di ciclisti, staff e mezzi al seguito da tutta Italia
In serata celebrazione ufficiale di partenza, presentazione gruppi e momento culturale
Domenica 21 settembre 2025
PALERMO – MONREALE – ABBAZIA S.MARTINO ALLE SCALE – ALCAMO – TEMPIO DI SEGESTA
82 km
(d+ 1.496 / d- 1.205 – difficoltà ●●●●●)
Lunedì 22 settembre 2025
CALATAFIMI – SALEMI – CASTELVETRANO – SELINUNTE – SCIACCA
90 km
(d+ 903 / d- 1.159 – difficoltà ●●●○○)
Martedì 23 settembre 2025
SCIACCA – VALLE DEI TEMPLI
75 km
(d+ 575 / d- 575 – difficoltà ●○○○○)
Mercoledì 24 settembre 2025
AGRIGENTO – CALTANISSETTA – ENNA
88 km
(d+ 1.631 / d- 949 – difficoltà ●●●●●)
Giovedì 25 settembre 2025
ENNA – RECALBUTO – ADRANO – NICOLOSI
102 km
(d+ 1.471 / d- 1.666 – difficoltà ●●●●○)
Venerdì 26 settembre 2025
NICOLOSI – ETNA RIFUGIO SAPIENZA – TAORMINA
81 km
(d+ 1.724 / d- 2.254 – difficoltà ●●●●●/HC)
Sabato 27 settembre 2025
TAORMINA – CATANIA
53 km
(d+ 438 / d- 598 – difficoltà ●○○○○)